lunedì 29 novembre 2010

"The Golden Notebook" "Il taccuino d'oro" DORIS LESSING




Ovvero: "Le parole non sono un mezzo adeguato per descrivere e capire la realtà".
Anna Wulf cerca continuamente di capire la realtà, di capirne il senso, cerca di capire il senso della sua vita di donna attraverso la descrizione scritta e parlata della realtà e di ciò che vive. La sua vita è una continua scrittura analitica di senso. Si giunge alla conclusione finale dove Anna/Doris scopre che le parole e il linguaggio sono mezzo inadeguato e limitato. Era l'unico modo per aprire un varco di senso nel quotidiano ma si scopre sempre ogni volta limitato e inadeguato.
Prova a dividersi in varie donne tentando, almeno nei suoi taccuini, a creare diverse se stessa per capire quante varianti poteva avere la sua vita, per cercare di avvicinarsi il più possibile ad una verità. Sviluppa diverse vite di donna che riprendono alcuni caratteri di Anna (per rendere l'esperimento più efficace era necessario). Ma nessuna nuova Anna si avvicina a capire la verità o un modo per essere felice a sempre. Quindi nessuna trova la soluzione che è simboleggiata dal fatto che la felicità non dura più di pochi giorni. La felicità è, nelle Anne, totalmente legata alle circostanze e questo provoca in Anne depressione e dolore. Vorrebbe comprendere un senso per staccarle almeno un po'. 
Il libro termina con infelicità, rassegnazione al non capire nulla e quindi al non essere in grado di essere felice e libera.
Il libro ha diversi piani di lettura interessanti, tutti riassumibili dai personaggi Anna con estrema libertà e chiarezza di termini. Il suo desiderio di ricerca della verità impone a tutti i personaggi Anna di essere onesta con le varie realtà che affronta, chiamando le cose sempre con il loro nome, combattendo con se stessa quando non riesce a farlo. In ogni Anna c'è onestà e semplicità rispetto alla verità della realtà. I piani affrontati sono molti, la politica (in particolare del partito comunista durante la seconda guerra e la guerra fredda), la psicologia (con le varie personalità), la sensibilità, l'amore, il bisogno di autonomia e l'individualismo,  il rapporto tra madre e figlia, il problema razziale, il non parlare del femminismo ma di donne soltanto, perché lei è donna punto senza il rischio di cadere in secondi fini ideologici. Tutto ciò è affrontato in modo analitico e realista, senza tralasciare particolari scomodi o che si contraddicono, perché vuole capire e quindi non tralascia nulla.