giovedì 6 novembre 2014

Pesca e Mandorla

"Mi capita troppo spesso di non riuscire a dormire, e non riesco proprio a capire il perché. Ad esempio questa notte sono stata a letto tre ore prima di addormentarmi e adesso mi sento stanca." dice la pesca mentre sistema delle carte nell'armadio nell'angolo più nascosto della stanza.
"Magari c'è qualcosa che ti preoccupa" dice la mandorla attenta per le sorti della collega, senza però distrarsi da ciò che sta scrivendo.
"Non è così, almeno, alcune preoccupazioni ci sono, ma non sono cose così gravi da non farmi dormire. Non riesco proprio a capire il perché, forse devo stancarmi di più."
"Dai pesca non raccontarmela, cosa ti preoccupa?"
"Perché non sei convinta? Perché io non lo sono.."
Dopo un breve momento di silenzio ripresero a parlare di lavoro e tutto tornò ad essere corroso dal nulla della routine.
Come si può pretendere che una pesca dica tutto.
Come si può sperare che in un momento imprecisato della vita dica tutto di ciò che ama e che odia.
Come si può desiderare che metta alla luce ciò che sta crescendo nel suo cuore.
La pesca potrebbe rimanere senza polpa, potrebbe rimanere nuda.
La pesca ha paura a confessare che sotto tanta dolcezza c'è un nocciolo che a nessuno piacerebbe guardare, figuriamoci ascoltare.
Quanta tristezza prova la pesca per ciò che ha nel cuore di inespresso.


martedì 14 gennaio 2014

La Grande Bellezza (monologo finale)



Finisce sempre così … con la morte. Prima però c’è stata la vita, nascosta sotto il bla bla bla bla
E' tutto sedimentato sotto il chiacchiericcio e il rumore, il silenzio e il sentimento, l'emozione e la paura.
Gli sparuti incostanti sprazzi di bellezza, e poi lo squallore disgraziato e l'uomo miserabile.
Tutto sepolto dalla coperta dell'imbarazzo dello stare al mondo bla bla bla... altrove c'è l'altrove...io non mi occupo dell'altrove dunque che questo romanzo abbia inizio, infondo è solo un trucco, sì, è solo un trucco. 
(Jep)