giovedì 1 aprile 2010

uno.

La vita scorre lenta, noiosa, quasi anonima? Nel momento in cui sembra così le soluzioni possono essere solo due: trovare la forza di lasciare ciò che stavo per così dire facendo per qualcosa che esalti il mio essere uomo fatto di carne e sangue, imparando così ad amare la vita con una slancio perpetuo o abbandonarmi definitivamente, cedere a questo oblio quotidiano, che sta evirando la mia capacità intellettiva, i miei istinti, la mia capacità di desiderare, di amare di provare in nome del nulla del niente.
Le due strade sono contrarie non opposte. Gli opposti hanno dei fattori comuni interdipendenti, i contrari no. In questo caso che lega c’è solo l’uomo, null’altro. Sono diverse per premesse, per mezzi, per fini e conseguenze. In ogni passaggio, entrambe, sono specchio della propria essenza. La prima della vita e dell’amore, la seconda del nulla e dell’odio.
La distanza è breve ma in fondo le due rimangono distinte negli uomini condizionando le proprie vite, difficilmente uno naviga attraverso entrambe, sarebbe troppo insensato, anche se per l’uomo mai niente è troppo insensato.



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